Grassi e Oli Lubrificanti Fluorurati
Composizione, caratteristiche e applicazioni industriali

Tra le soluzioni lubrificanti sintetiche gli oli e i grassi fluorurati rappresentano in assoluto la più efficace e durevole barriera contro il deterioramento di numerosi cinematismi meccanici, sottoposti condizioni di esercizio estreme.

Introdotti per la prima volta nei settori militare e aerospaziale,  gli oli fluorurati o perfluoroalchipolieteri sono polimeri lineari o variamente ramificati composti integralmente da carbonio, ossigeno e fluoro. Sono incolori e inodore e totalmente inerti nei confronti di numerosi agenti chimici incluso l'ossigeno. Sono compatibili con numerosi materiali e rimangono fluidi, garantendo insuperabili proprietà lubrificanti, in un ampio intervallo termico di funzionamento.

Gli oli fluorurati appartenenti alla famiglia degli oli lubrificanti sintetici, di distinguono per la loro struttura in:

• Oli ramificati > caratterizzati da gruppi funzionali inseriti lungo la catena principale, sono i più utilizzati in ambito industriale in virtù del loro favorevole rapporto qualità prezzo.
  
  
• Oli lineari >  privi di ramificazione, dotati di una stabilità termoviscosa più elevata, sono indicati per l'utilizzo in un intervallo termico più esteso rispetto a quelli ramificati.

Gli oli fluorurati (PFPE)  sono i precursori dei grassi fluorurati  il cui potere lubrificante è ulteriormente potenziato da addensanti, lubrificanti solidi (PTFE) e additivi per migliorare le proprietà reologiche e anti-attrito, al fine di consentirne l'impiego in contesti applicativi dove il solo olio fluorurato non garantirebbe prestazioni adeguate, come ad esempio per la lubrificazione dei cuscinetti a rotolamento o laddove sia necessario aderire maggiormente alle zone di attrito. I grassi fluorurati rispetto agli oli  possiedono superiore:

• Capacità di resistenza al carico
• Potere protettivo 
• Potere adesivo alle zone in attrito
• Effetto sigillante su guarnizioni di tenuta

Limiti termici insuperabili! Laddove le temperature di esercizio di un dispositivo meccanico dovessero stazionare la di sotto dei -80°C o costantemente al di sopra dei 220° C continuativi, solo con un olio o grasso fluorurato sarà possibile garantire una lubrificazione idrodinamica costante e, di conseguenza, tempi di ripristino del film di lubrificazione decisamente superiori, fino a 10 volte rispetto ad un lubrificante minerale, con conseguente drastica riduzione dei costi di manutenzione.

I grassi e gli oli fluorurati trovano largo impiego nei settori automotive, militare aerospaziale, nucleare e in tutti i contesti applicativi dove i dispositivi meccanici si trovano ad operare in condizioni critiche di carattere termico (basse o alte temperature di esercizio) o chimico:

• Lubrificazione di valvole e o-ring in servizio ossigeno, grazie alla non-infiammabilità e stabilità in atmosfera arricchita di ossigeno.
  
  
• Lubrificante per strumentazioni di velivoli, grazie alla loro bassa tensione di vapore in condizioni di depressione atmosferica.
  
  
• Come lubrificante in ambienti chimici reattivi, grazie all'inerzia chimica, alta stabilità alla termo-ossidazione e insolubilità in quasi tutti i composti chimici.
  
  
• Come grasso lubrificante per alte temperature grazie alla resistenza termica in esercizio continuativo di 300°C e intermittente fino a 450°C.

Come dimostra il test di volatilità Noack a 250°C gli oli fluorurati (PFPE), a parità di peso molecolare e viscosità, mostrano una perdita per evaporazione decisamente inferiore rispetto a tutti gli altri oli sintetici.

I Grassi e gli oli lubrificanti sintetici di composizione fluorurata sono inoltre preferiti rispetto a quelli di natura minerale o petrolifera laddove:

• si prefigura un ciclicità di funzionamento prolungata nel tempo,
• è necessario garantire una lubrificazione efficace per tutta la vita del componente meccanico o ancora,
• in quei contesti applicativi in cui il ripristino del film di lubrificazione è difficoltoso o addirittura impossibile come ad esempio nelle valvole pneumatiche di sicurezza di un impianto per la produzione di ossigeno.

• Resistenza chimica e solvente senza pari
• Eccellente resistenza termica
• Eccellente resistenza elettrica
• Non reattivo con metallo, plastica, elastomeri e gomma
• Inerte a liquidi e ossigeno gassoso
• Eccellente resistenza alle radiazioni
• Buon indice di viscosità
• Non infiammabilità
• Intervallo di temperature di funzionamento estremamente ampio
• Bassa perdita di evaporazione
• Eccellente resistenza all'azione solvente dell'acqua
• Buone proprietà anti-attrito a bassa e alta temperatura
• Sicuro per l'ambiente
• Comportamento non tossico