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Lubrificanti Industriali,Lubrificanti sintetici 08/02/2024

Cosa sono i PFAS e che relazione c’è tra inquinamento e lubrificanti

blog post macon- PFAS

In data 13 gennaio 2023, è stata ufficialmente presentata all’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche (ECHA), da parte delle autorità nazionali di Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia, una proposta di restrizione all’uso di sostanze P-FAS. La criticità di questa categorizzazione è quella di inserire nella stessa famiglia sostanze con profili di rischio molto differenti tra loro che potrebbero,  al termine del percorso di consultazione e  valutazione, essere escluse dalla possibilità di utilizzo nelle formulazioni lubrificanti.

Diversi fluidi lubrificanti presenti sul mercato contengono sostanze PFAS, tra le più diffuse possiamo citare il PTFE (politetrafluoroetilene) o più conosciuto nella sua denominazione commerciale Teflon®  e ciò impone di rivedere composizioni e formulazioni per eliminarne l’uso e limitare il problema. Di fatto, la restrizione, pur non essendo ancora entrata in vigore, ha già prodotto i suoi effetti. Numerosi costruttori nei settori automotive ed elettrodomestico  hanno già sensibilizzato la supply chain a presentare soluzioni PFAS free, per evitare che i nuovi prodotti attualmente in sviluppo, possano subire nei prossimi 3/5 anni una messa al bando, con gravi ripercussioni sulle attività commerciali.

Cosa sono i PFAS

L’acronimo PFAS indentifica sostanze Poli- e Per-fluoroalchiliche e fa riferimento a una serie di composti chimici di sintesi utilizzati prevalentemente per le loro proprietà idro e oleo-repellenti, per la resistenza alle alte temperature e per le proprietà ignifughe.

Sono molti i settori industriali che impiegano i PFAS per le loro produzioni:

  • abbigliamento, prodotti tessili e lavorazioni di pelli
  • imballaggi alimentari, padelle e altri prodotti per la cucina
  • farmaci, cosmetici e dispositivi medici,
  • prodotti per l’igiene e la pulizia
  • gas refrigeranti, semiconduttori, plastiche, gomme
  • e, tra gli altri, ovviamente anche per lubrificanti e inibitori della corrosione.

Si stima che il numero di sostanze PFAS presenti sul mercato come prodotti finiti e/o semilavorati si aggiri intorno alle 10.0 00 unità.  Si tratta quindi di una sorta di rivoluzione che sta avendo e avrà un impatto notevole sull'industria.

Aspetti ecologici legati alla lubrificazione

Macon Research è sempre attenta alla situazione ambientale e operando nel settore della lubrificazione industriale si è attivata prontamente nello sviluppo di soluzioni equivalenti.

Sul tema, una prima ma doverosa considerazione riguarda il fatto che, da un punto di vista ambientale, rispetto a numerosi altri prodotti chimici, i lubrificanti non presentano particolari problemi di rilascio di sostanze inquinanti e pericolose. Tuttavia, le dispersioni di lubrificante nell’ambiente si possono verificare, sia durante che dopo l'uso dello stesso.

Il rilascio nell’ambiente di sostanze lubrificanti in certi casi è un “risultato noto e voluto”, in altri casi è conseguenza di sversamenti indesiderati dovuti a difetti, incidenti o malfunzionamenti.

A livello qualitativo, e di effetti sull’inquinamento complessivo lubrificanti e fluidi assimilabili sono onnipresenti, a causa del loro ampio utilizzo in svariati campi produttivi e industriali. Ciò però si concretizza nel rilascio nell'ambiente di quantità piccole e diffuse e raramente di quantità grandi e localizzate.

La compatibilità ambientale dei lubrificanti può essere giudicata sulla base di criteri soggettivi non misurabili o di criteri oggettivi, misurabili o comunque dimostrabili:

  • biodegradabilità, solubilità in acqua, grado di inquinamento dell'acqua
  • tossicità ecologica e sicurezza fisiologica
  • riduzione delle emissioni in uso
  • utilizzo di materie prime rinnovabili
  • premi e certificazioni ambientali ottenute

Normalmente, una biodegradabilità almeno del 60% (secondo l'OCSE 301) o dell'80% (secondo CEC L-33-A-93) è considerata il principale criterio oggettivo per inquadrare un lubrificante come “biolubrificante”. Ma altri criteri acquisteranno sempre più importanza nel prossimo futuro e, di certo, la presenza o meno di sostanze PFAS giocherà sempre più un ruolo decisivo nella compatibilità ambientale dei lubrificanti.

La lubrificazione custom può rispettare l’ambiente

È da orami molti e molti anni che consideriamo il nostro servizio di campionatura e le attività di ricerca e sviluppo come il punto di forza della nostra azienda. Un lubrificante custom è un prodotto che può migliorare le performance di ogni progetto, ottimizzare le risorse aziendali (anche quelle economiche) e, di certo, può essere la chiave di volta per trovare formulazioni sempre più eco-friendly e rispettose del pianeta e della natura umana.

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Marco Gandelli

Scritto da Marco Gandelli

Imprenditore. Co-fondatore di Macon Research. Esperto e appassionato di meccanica e chimica della lubrificazione. Da 15 anni dopo migliaia di analisi condotte su dispositivi elettro-meccanici, formulo per i progettisti soluzioni lubrificanti su misura per l'incremento dell'efficienza, della durata e il controllo dell'attrito. Amante dell'efficienza dei processi aziendali e del digital marketing.

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