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Grasso Lubrificante Industriale 27/07/2015

5 ragioni per utilizzare lubrificatori automatici per la manutenzione

Manutenzione-impianti-industriali

Un grasso lubrificante sintetico, anche se più performante e pregiato rispetto ad un minerale, da solo non basta ad escludere il rischio di rotture e danni anche considerevoli all’organo meccanico. I dubbi sollevati dagli utilizzatori sono ricorrenti: "Sto utilizzando un grasso lubrificante ad alte prestazioni che costa quattro volte il precedente, e mi trovo con il cuscinetto grippato frequentemente!" Ho sostituito l’olio di lubrificazione della catena e nonostante questo costi il doppio, la catena si è allungata del 10 % ed è durata la metà di prima ! Come mai?" 

In realtà se hai dubbi che il lubrificante equipaggiato nel tuo organo meccanico non sia performante, rispondi prima alle seguenti domane: Sei sicuro che il lubrificante sia stato inserito nel componente correttamente? In quantità e frequenza corrette? Se hai utilizzato un sistema di distribuzione centralizzata, sei sicuro che il grasso lubrificante abbia avvolto la zona di attrito completamente? Quanto olio hai apportato alla catena? La catena è stata preventivamente pulita prima di essere lubrificata? In numerosi ambiti manutentivi le principali cause di rottura sono legate oltre che alla scadente qualità del fluido lubrificante, anche al non corretto apporto sui punti di attrito. Le rotture dei cuscinetti a rotolamento sono determinate nel 41% dei casi da lubrificazione inadeguata! In questo articolo ti forniremo 5 buone ragioni per adottare un lubrificatore automatico per ottimizzare la manutenzione delle tue macchine e ridurre i costi di mantenimento in efficienza.

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(1) Corretto apporto di lubrificante

Anche le più semplici soluzioni come un grasso lubrificante al litio vengono formulate per risolvere specifici problemi che sorgono durante il funzionamento di un organo meccanico, al punto che ogni fluido lubrificante possiede un suo specifico campo di applicazione. E’ per questo motivo che un  olio lubrificante utilizzato per i riduttori di potenza non andrà altrettanto bene per una catena o un cuscinetto veloce, così come un grasso morbido di consistenza NLGI 00 difficilmente potrebbe essere indicato per la lubrificazione e sigillatura di valvole, dove è lo stesso grasso lubrificante a svolgere anche un'azione di tenuta . E' altresì importante che la quantità di lubrificante consegnata sulle zone in attrito sia corretta in termini di quantità e frequenza dosata. Quando un operatore va manualmente ad effettuare un intervento di lubrificazione, anche se programmata, apporta il lubrificante con una certa frequenza e dosaggio che difficilmente rispettano le reali necessità. Nella quasi totalità dei casi accade che il sistema si trova sovra-lubrificato all’inizio e raggiunga condizioni di lubrificazione insufficiente molto prima che si esegua la successiva manutenzione programmata.  

 

Spesso gli operatori, eseguono le operazioni di ingrassaggio dei cuscinetti volventi con questa filosofia: erogare grasso all’interno del cuscinetto fino a quando non lo si vede uscire dalla tenutaIl risultato però potrebbe essere tutt'altro che positivo. Infatti l’eccesso di lubrificante nella fase iniziale e successiva alla "pompata" di grasso e una carenza verso la fine del ciclo manutentivo produrrebbero entrambi un incremento degli attriti e delle temperature di funzionamento, per effetto dell'ostruzione provocata dalla quantità elevata di grasso nel primo caso,  e contatto prolungato tra corpi volventi e piste nel secondo. Quindi, il miglior grasso lubrificante in questi casi non potrebbe fornire garanzie di corretto funzionamento. Con l'ausilio di un lubrificatore automatico si rispetterebbero le esigenze applicative sia sotto l'aspetto quantità, che frequenza di lubrificazione.

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(2) Riduzione guasti

Quanto sopra riportato concorre a far sì che il cuscinetto volvente non si surriscaldi con conseguente rischio di grippaggio o rottura. Infatti riducendo il rischio di far funzionare l’organo meccanico in condizioni di lubrificazione non idonea, si abbatte notevolmente anche il rischio di guasti o rotture, tipiche nel caso di mancata lubrificazione. Se prendiamo ad esempio il caso dei cuscinetti a rotolamento, l’esperienza porta alla conclusione che oltre il 40% dei casi di malfunzionamento il responsabile è proprio il fattore lubrificazione.

 

cause_rottura_cuscinetti_volventi

(3) Riduzione dei costi

I costi restano fortemente influenzati da due fattori fondamentali: il primo, appena visto, legato  alla riduzione dei pezzi guasti e conseguente riduzione degli acquisti e delle relative, scorte di magazzino e tempi per l'approvvigionamento, mentre il secondo è legato al personale addetto. Riducendo infatti gli interventi di lubrificazione, gestiti automaticamente dai lubrificatori, il personale coinvolto nelle operazioni di lubrificazione programmata viene  a trovarsi nella condizione di limitarsi al solo controllo della corretta funzionalità del sistema automatico. In alcuni casi  anche questa attività può essere gestita direttamente da un PC e dirottare quindi le risorse su tutti i restanti interventi di manutenzione predittiva e preventiva che non possono essere demandate ad un sistema automatico. 

(4) Maggiore sicurezza 

Pensiamo a quando viene richiesto di ingrassare i cuscinetti delle ruote di un carroponte o di un ventilatore posizionati in una parte scomoda e lontana dello stabilimento, tanto da richiedere l’ausilio di un carrello elevatore o costringere l'operatore  ad agire in condizioni di sicurezza difficili anche più volte nell’arco dell’anno. Con l’installazione di un lubrificatore automatico si possono ridurre questi interventi limitandoli alla sola sostituzione della cartuccia di lubrificante, operazione che può essere effettuata anche solo una volta all’anno.

(5) Incremento delle performance dell’organo meccanico

E’ infine una conseguenza generale il fatto che essendo correttamente lubrificato, in termini di tempo, quantità e tipo di lubrificante utilizzato, si può ottenere una performace più continua e ai massimi livelli del componente meccanico, sia sotto l'aspetto produttività, per effetto della riduzione dei fermi macchina, sia in termini di condizioni operative: una buona lubrificazione limita l'aumento della temperatura con conseguente diminuzione dell'usura e della fatica.

 

In questo articolo abbiamo parlato di alcuni dei vantaggi conseguibili adottando un lubrificatore automatico su una macchina operatrice, bisogna però considerare che chi produce grassi e oli lubrificanti non sempre dispone dei lubrificatori automatici, e chi produce i lubrificatori automatici non sempre ha la possibilità di inserirli con tutti i fluidi lubrificanti presenti sul mercato: da oggi è possibile! 

 

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Marco Gandelli

Scritto da Marco Gandelli

Imprenditore. Co-fondatore di Macon Research. Esperto e appassionato di meccanica e chimica della lubrificazione. Da 15 anni dopo migliaia di analisi condotte su dispositivi elettro-meccanici, formulo per i progettisti soluzioni lubrificanti su misura per l'incremento dell'efficienza, della durata e il controllo dell'attrito. Amante dell'efficienza dei processi aziendali e del digital marketing.

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